DETRAZIONI FISCALI

L’articolo 16-bis del Testo Unico delle imposte sui redditi, disciplina le agevolazioni fiscali su opere di ristrutturazione edilizia. L’’introduzione del decreto legge n. 83/2012 è stato disposta una retribuzione del 50% delle spese sostenute fino a 96.000 euro per la ristrutturazione di beni immobili dal 26 giugno 2012, prorogato fino al 31 dicembre 2017 con la legge n.232.
La detrazione riguarda tutte le spese di manutenzione ordinaria o straordinaria, di restauro o conservazione e lavori di ristrutturazione edilizia per abitazioni indipendenti oppure per immobili condominiali.
Alcuni esempi di manutenzione ordinaria sanciti dall’articolo legislativo sono: la verniciatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti ed infissi, la riparazione o sostituzione di cancelli, portoni e grondaie, la sostituzione di sanitari e il rinnovo delle impermeabilizzazioni. Esempi di manutenzione straordinaria sono tutte quelle opere attuate al fine di modificare la struttura degli edifici compresi i servizi sanitari e tecnologici, alcuni dei quali sono: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione dei sanitari, sostituzione degli infissi modificandone il materiale e la tipologia, realizzazione di recinzioni o muri, costruzione di scale o rampe e sostituzione della caldaia. Un esempio di restauro e risanamento conservativo è il ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio, mentre esempi di ristrutturazione edilizia comportano casi di: modifica della facciata, realizzazione di mansarda o balcone, apertura di porte o finestre e costruzione dei sanitari con rispettivo ampliamento delle superfici.
I soggetti che possono richiedere ed usufruire delle detrazioni sulle spese di ristrutturazione sono: i proprietari, i titolari di un diritto di godimento, i locatari, i soci di cooperative divise, gli imprenditori individuali e le società e le imprese familiari.